La vita dei frati doveva scorrere solitaria e appartata nel loro convento  quando soltanto pochi passanti si spingevano lungo la stradina sotto le mura per recarsi verso la selva a raccogliere legna o per utilizzare le grotte tufacee ancora oggi visibili. Appartenenti all'Ordine dei Francescani Osservanti di Pesaro,   il convento dei Cappuccini  è costruito  alla metà del 1500 per volontà della Duchessa Vittoria Farnese della Rovere, molto attiva nel favorire la presenza dei frati a Gradara. Successivamente  diventa una residenza estiva per seminaristi e negli anni Settanta la famiglia Vichi lo ristruttura per farlo diventare una villa per soggiorni e ricevimenti, il conventino.

Lo spazio intorno al convento è molto cambiato, è diventato più stretto e più collegato al paese. Le  grotte sono ancora oggi visibili e  in passato sono state utilizzate  dagli abitanti per vari usi; oggi Gradara  ne possiede una grande rete, alcuna delle quali sono state adibite a museo e  sono dunque visitabili.

Questa area è quella utilizzata come deposito, come magazzino, come spazio della raccolta, della coltivazione e dell’allevamento del bestiame. E’ qui che si faceva il mercato di animali.